Nota biografica
Lo studio bergmeisterwolf con sede a Bressanone e a Rosenheim nasce dall'incontro di Gerd Bergmeister e Michaela Wolf.

Nel corso degli anni lo studio ha maturato una propria metodologia di approccio alla progettazione, sempre alla ricerca di un equilibrio misurato e integrato tra architettura e territorio, che guarda alle tradizioni locali altoatesine e ne riprende l’attitudine all’artigianalità, come un vero e proprio atelier/laboratorio di idee e soluzioni spaziali fatte su misura. La conoscenza approfondita del contesto, sia questo urbano o naturale, la rilettura in chiave contemporanea della storia e delle tradizioni locali sono i primi passaggi elaborati dallo studio per inserire le nuove architetture come singoli tasselli che trasformano per interstizi l’ambiente in cui sono inseriti, generando nuovi luoghi e nuovi paesaggi. Il dialogo sempre costante e reciproco con la committenza rende ogni lavoro un percorso di sviluppo verso soluzioni pensate ad hoc, capaci di rispondere in modo sinergico alle esigenze sia del cliente che del territorio. L’utilizzo die modelli ha per questa ragione una duplice finalità, da una parte è il dispositivo con cui dialogare con la committenza; dall’altra rappresenta lo strumento principale attraverso cui bergmeisterwolf sviluppa e approfondisce la conoscenza del territorio, delle sue forme e delle sue potenzialità di trasformazione per realizzare architetture capaci di contaminare il contesto di nuovi linguaggi contemporanei e disvelare l’identità dei luoghi. Al lavoro professionale lo studio affianca anche quello della ricerca e dell’insegnamento presso la Technische Hochschule di Rosenheim, dove tiene un corso centrato sulla sperimentazione dello spazio e del legno.

Nel corso degli anni bergmeisterwolf si è aggiudicato numerosi premi e nomine, tra di esse la nomination al Eu Mies Award 2022, e tra i più importanti il Premio Architetto Italiano 2019, promosso dal CNAPPC, per l’approccio all’architettura che «risponde al contesto con attenzione ai materiali e con un’audace soluzione formale». Più recenti sono il premio Best Architects, uno tra i più riconosciuti per le regioni di lingua tedesca, nell’edizione del 2022, del 2020, anche con un Gold Award, e nelle precedenti del 2018 e 2016; il Premio Architetto Italiano per la categoria Opere di Restauro e Recupero, nell’ambito della Festa dell’Architetto, edizione 2018; tre premi Architettura Città di Oderzo, dedicato alle architetture del Triveneto, nelle edizioni del 2020, 2016 e 2013 e molti altri.

bergmeisterwolf ha partecipato a diverse conferenze e giurie nazionali e internazionali, tra cui il Piranesi Award del 2011, e ha preso parte a numerose mostre tra cui le recenti Architettura Alto Adige, che si è tenuta a Napoli nel 2020; la Biennale di Architettura di Pisa, nel 2019; al Padiglione Italia della XII° Biennale di Architettura di Venezia, nell’edizione del 2012. Nel 2020 si è tenuta una mostra personale dello studio presso la galleria Spazio Solido a Treviso; mentre, nel 2018 lo studio è stato esposto in una mostra personale, dal titolo Dislocazione, presso la Galleria Prisma di Bolzano.