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Convegni e Seminari 2009
Comprendere il moderno. La tutela dell'architettura del XX secolo come premessa al progetto contemporaneo

Sabato 03 Ottobre ore 10.00
Galleria dell'Architettura

Molti degli edifici più significativi del XX secolo hanno maturato da tempo il mezzo secolo di vita. Altri edifici significativi ancora più recenti si sono ormai “storicizzati” a causa della circolazione sempre più veloce dell’informazione, anche nel campo dell’architettura.
Ciò ha portato a considerare gli edifici dell’ultimo secolo con un’attenzione paragonabile a quella riservata alle epoche più lontane.
Ma la conoscenza e conservazione del moderno, dal punto di vista tecnologico, funzionale, di significato architettonico è legata senza soluzione di continuità al contemporaneo, e ciò richiede chiavi di lettura e criteri di intervento specifici.

Relatori

Coordinatore Giuliano Gresleri Leggi
Comprendere il Moderno: La difficoltà dell'interlocutore
Coordinatore

Giuliano Gresleri

Professor Ordinario di Storia dell'Architettura presso l'Università di Bologna

Comprendere il Moderno: La difficoltà dell'interlocutore

Abstract
Il Moderno non é uno stile come tutti gli altri attraverso i quali si esprime la tradizione dell'architettura occidentale. La vicenda degli stili tradizionali che si conclude alla metà del XIX secolo con l'Eclettismo é abbastanza conosciuta dalla gente perché viene più o meno insegnata a scuola secondo un procedimento logico tendente a dimostrare una supposta continuità tra i vari passaggi dell'architettura occidentale (greco, romano, romanico, gotico, ecc.).  Ciò che noi chiamiamo Moderno é l'insieme delle operazioni architettoniche sperimentate in Europa e America nella seconda metà dell'800 a seguito di una complessa contingenza economico-politica che vuole esprimersi in totale autonomia rispetto alla tradizione del passato. Questa tradizione si esaurisce definitivamente attorno agli anni Venti del '900 senza essere riuscita a stabilire un codice comune e intelegibile a livello universale perché le culture extraeuropee restano fortemente caratterizzate in senso autoctono. Come tale i contenuti che essa esprime sono mutevoli e richiedono un costante adeguamento dell'interlocutore, sempre in difficoltà nel leggere i messaggi ad essa affidati. Gli architetti moderni, d'altro canto, non si preoccupano che tale comunicazione avvenga in modo convincente perché a loro volta disorientati dall'enorme quantità di variabili che entrano oggi nel progetto contemporaneo. Per questo la critica architettonica ha tutto sommato una grande "fortuna" mediatica: attraverso di essa il messaggio moderno riesce spesso a passare e fornire al pubblico le chiavi di una decifrazione altrimenti impossibile.


Nota biografica
Nato a Bologna il 23 Marzo 1938;
- Professore Ordinario di Storia dell’Architettura alla Facoltà di Architettura dell’Università di Bologna (Cesena).
- Membro del Consiglio di Presidenza della Fondation Le Corbusier di Parigi.
- Membro della "Eleene Gray Fondation" di Cap Martin.
- -Visiting Professor e Visiting Critic della Scuola di Architettura del New York Institute of Technology.
- Già Commissario della Triennale di Milano.
- Membro del Consiglio di presidenza della Fondazione Eleen Gray di Cap Martin dal 1999.
- Caporedattore della rivista PARAMETRO dal 1970 al 1985, poi membro del "Forum".
- Membro fondatore del Museo Internazionale del Design (Bologna).
- Membro dell’Associazione “Amici della Galleria d’Arte Moderna di Bologna”.
- Membro del Consiglio per l'Istituzione del Museo della città di Bologna.

E’ considerato uno dei massimi esperti mondiali della architettura degli Anni '30.
ha svolto in particolare ricerche storiche sulla figura e l’opera di Le Corbusier in rapporto alla cultura architettonica europea e sulla esperienza dell’Architettura coloniale italiana.
Autore di oltre 350 saggi, le sue opere sono tutte tradotte in varie lingue. Si segnalano in particolare:

- L’Esprit Nouveau, costruzione e ricostruzione di un prototipo dell’Architettura Moderna, Electa, Milano 1976.
- La Città Mondiale, Marsilio, Venezia, 1982.
- Josef Hoffmann, Zanichelli, Bologna 1982.
- Le Corbusier Viaggio in Oriente, Marsilio, Venezia 1984.
- Le Corbusier Viaggio in Toscana, Marsilio, Venezia 1987.
- Le Corbusier il “Linguaggio delle pietre”, Venezia, Marsilio, 1988.
- Alvar Aalto il Baltico e il Mediterraneo, Marsilio, Venezia 1992.
- Carnets du Voyage d’Orient, Electa, Milano 1987.
- Carnets du Voyage d’Allemagne, Electa, Milano 1994.
- L’Architettura italiana d’Oltremare, Marsilio, Venezia 1993.
- Pleine Lumière, Sapiens, Milano 1994.
- S.Giuliano e S.Cristina: due chiese a Bologna (indagine per un programma di restauro di due architetture del XVII secolo), Fotocromo, Bologna 1997.
- Norma e Arbitrio. Architetti e Ingegneri a Bologna, 1850-1950. Marislio, Venezia 2000.
- Le Corbusier e il Programma liturgico, Compositori editore, Bologna 1999.
- Alvar Aalto: la Chiesa di Riola, Compositori editore, Bologna 2004.

Ha partecipato e organizzato importanti mostre internazionali quali:

- Il Viaggio d’Oriente (esposti in 47 Musei).
- Il Viaggio in Toscana (Firenze, Palazzo Pitti 1987).
- La ricerca paziente (Lugano, Museo cantonale 1980).
- Le Città immaginate (XVII Triennale di Milano, 1987).
- Alvar Aalto il Baltico e il Mediterraneo (Crema 1990).
- Le Corbusier - mostra del “centenario” (Centro Pompidou, 1987).
- Architettura italiana d’Oltremare (G. d’A. M., Bologna 1993).
- La Ville (Centro Pompidou, 1994).
- Max Fabiani (Bologna, 1992).
- Corbusier et la Mediterranée (Marsiglia, Vieille Charité 1987).
- Alberto Sartoris, 80 Gioielli (Circolo delle Arti, Torino, 1992).
- Architettura italiana d’Oltremare 1880-1940 (Bologna, Galleria d’Arte Moderna 1993/94).
- Luigi Figini e Gino Pollini (Museo delle Albere, Trento, 1996).
- Le Corbusier e l’antico (Palazzo Reale, Napoli, 1997).

Le sue indagini si spostano frequentemente dal campo dell’analisi storica al campo della storia del restauro e della sua prassi operativa con particolare attenzione al problema della conservazione del Moderno.
In questo campo si segnalano le sue ricerche accademiche sulla vicenda architettonica della Modernità a Bologna tra il 1890 e il 1940.
In particolare ha progettato e diretto restauri per:

- Cripta della Chiesa metropolitana di San Pietro a Bologna, 1972.
- Restauro e adeguamento liturgico della Chiesa dei Filippini a Verona, 1974.
- Progetto del restauro del Duomo di Spilinbergo, 1973.
- Ricostruzione del Padiglione de L’Esprit Nouveau di Le Corbusier a Bologna, 1977.
- Restauro e recupero di casa Stortoni a Bologna, 1980.
- Progetto di riqualificazione dell’Edificio di Residenza della Cassa di Risparmio a Bologna (2° premio), 1984 (con Gl.Gresleri).
- Studi di restauro e recupero per Villa Parra a Cascina (Pisa), 1992.
- Progetto (con Mauro Ciampa e altri) per il recupero del campo di prigionia di Fossoli, 1990.
- Progetto di restauro e recupero urbano del complesso conventuale di Santa Cristina a Bologna (con Gl. Gresleri, R. Gresleri e altri), in atto.
- Restauro e adeguamento di Villa Cavagnini in Scuola Superiore di Giornalismo (1999) con A. Marata per conto dell’Università di Bologna.
- Progetto di recupero e trasformazione in Centro Civico e Museo dell’ex stabilimento industriale di Via Comaschi a Cascina, 1996 (con S. Marata e altri, in corso di esecuzione).

Tutti questi lavori sono stati pubblicati sulle principali riviste di Architettura italiane e straniere (Casabella, Ottagono, A+U, Parametro, Architecture d’haujord’hui, cataloghi Triennale di Milano, ecc.).

Attualmente fa parte di una Commissione della Fondation Le Corbusier per lo studio del restauro della Villa Savoy a Poissy (Parigi)  e dell’Unité d’Habitation di Firminy. Ha diretto i lavori di restauro del Padiglione de l’Esprit Nouveau (1996) quale fiduciario della Fondation Le Corbusier di Parigi.
È stato Coordinatore al Convegno indetto dal Comune di Bologna (1995) per il “recupero delle Case degli Artisti” al Museo Morandi di Bologna.

Nel campo del recupero urbano ha eseguito piani e progetti per:

- Progetto di recupero e Piano particolareggiato per Montelparo (AP) e creazione di una struttura integrata per la riabilitazione di handicappati fisici, con José Oubrerie dell’atelier Le Corbusier (1972-’77).
- -Progetto di recupero e creazione di un parco urbano dedicato alla Resistenza a Massa Carrara, con S. Cassarà e P. Capponcelli, progetto 2° premiato (1978).
- Progetto di recupero e creazione del Parco della scienza de La Villette a Parigi, con M.F. Roggero e altri (1978).
- Progetto di recupero e riprogettazione dell’area ferroviaria dismessa di Bologna e Nuova stazione, con M.F. Roggero e altri (1980).
- Progetto di recupero e riconversione dell’Area fieristica di Bologna e creazione del Parco Fieristico di via Stalingrado, con P.L. Cervellati, G. Trebbi, Gl. Gresleri e altri (1988). (Commissario internazionale per conto della Triennale di Milano quale coordinatore dei 9 gruppi invitati ad elaborare proposte).
- Progetto di recupero dell’Aeroporto di Monaco di Baviera e riconversione dell’area in Parco fieristico permanente, con Gl. Gresleri, R. Gresleri e altri (1990).
- Progetto di recupero e definizione dell’area Asse de La Defense a Parigi, con P. Monisteroli, OIKOS e altri (1992).
- Parco internazionale della Pace a S. Anna di Stazzena, con M. Ciampa, Gl. Gresleri e altri. In corso di esecuzione.

Ha fatto parte di numerose Giurie di Concorsi tra cui quella giudicatrice per il recupero del Comune di Marina di Pisa, con P. Sica e altri (1989); dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Bologna per i progetti del piano dell’Accademia dell’Agricoltura (1990); del Comune di San Benedetto Po’ (MN) per il piano regolatore e del Centro storico (1991); ecc.
Nel 1999 è chiamato dall’Università di Bologna coi Proff. Carlo Aymonino e Guido Canella a far parte della commissione giudicatrice per il Concorso internazionale per i nuovi impianti dell’Ateneo al Navile.
Nel 1999 è chiamato dal Dicatero del Territorio della città di Lugano (con Campo Baeza, Jacques Lucan e altri) a far parte per il “Concorso Palace” per la resistemazione del Lungolago.

- Con Carlo Aymonino e Guido Canella ha fatto parte della Giuria per il Concorso a inviti dei nuovi impianti Universitari al Navile e Bologna, in corso.
- Con Mario Botta, Alberto Campo-Baeza, Jacques Lucan, Gonçalo Byrne e Bernhard Furrer fa parte della Commissione del Concorso Internazionale “Palace” per la sistemazione del Lungolago di Lugano (in corso).


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Relatore Alessandro Marata Leggi
Caso di studio: restauro del Grande Albergo Ausonia Hungaria - Venezia Lido
Relatore

Alessandro Marata

Docente, Facoltà di Architettura di Cesena

Caso di studio: restauro del Grande Albergo Ausonia Hungaria - Venezia Lido

Abstract
La facciata dell’Hotel Hungaria al Lido di Venezia è stato realizzata nel 1912 e rappresenta, per la sua qualità e per l’estensione superiore ai settecento metri quadrati,  uno degli esempi più importanti al mondo di facciata di maiolica policroma. Il restauro è stato portato a termine in soli cinque mesi grazie alla stretta collaborazione tra le imprese specializzate, la Soprintentedenza di Venezia e l’Università di Padova. Le operazioni di rilievo e di restauro sono completamente documentate nel libro “Se le pietre potessero parlare”, edito a Venezia nel 2008.


Nota biografica
Docente presso la facoltà di Architettura di Cesena, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna e titolare dello studio associato Arkit & Partners.
Ha ottenuto numerosi premi e segnalazioni in concorsi nazionali ed internazionali ed è stato invitato alla mostra “Architetti italiani under 50” alla Triennale di Milano.


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Marcello Balzani Leggi
Il rilievo del moderno. Conoscere per comprendere
Relatore

Marcello Balzani

Direttore Centro Dipartimentale DIAPReM Dipartimento di Architettura Università di Ferrara

Il rilievo del moderno. Conoscere per comprendere

Abstract
Il rilievo del moderno è un tema complesso sia sul piano critico che su piano applicativo, basti pensare a come la diretta percezione del costruito immedesima ed immerge i visitatori ei cittadini in quello spazio urbano definito dai caratteri della città attuale, complessa e variabile, dove i processi di trasformazione si legano ambiguamente spesso a desideri e necessità d'incerte riqualificazioni, connessi ad un superficiale giudizio di valore negativo, ormai diffuso su tutto ciò che non è antico. Appare, quindi, urgente ed indispensabile affrontare anche nuove tecnologie e metodologie (e l'attenzione rivolta da alcuni anni al Moderno come materiale storico e archeologico della contemporaneità ne è un importante segnale) la riscoperta di questa città recente, a volte ancora vivente nei suoi artefici, ma forse più in pericolo di quella antica, perché incompresa nei suoi caratteri rimane esclusa dal recupero e dal restauro filologico, soggetta a rapide ristrutturazioni funzionali che disgregano e disperdono gli elementi di identità.


Nota biografica
Marcello Balzani (Forlì, 1962), architetto, professore associato presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara; direttore del Centro dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Integrate per il Restauro dei Monumenti DIAPReM dell’Università di Ferrara; direttore delle riviste di architettura e urbanistica "Paesaggio Urbano" e “Architetti”.


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Federica Legnani Leggi
Tutela degli edifici moderni e contemporanei negli strumenti urbanistici del Comune di Bologna
Relatore

Federica Legnani

Comune di Bologna, Unità Pianificazione Urbanistica

Tutela degli edifici moderni e contemporanei negli strumenti urbanistici del Comune di Bologna

Abstract
Il Piano Strutturale Comunale e il Regolamento Urbanistico Edilizio di Bologna dedicano un’attenzione inedita all’architettura moderna e contemporanea. È stata indagata la pubblicistica di settore per verificare l’interesse verso le opere bolognesi. Una prima selezione di edifici “recensiti”, di particolare qualità, è riportata sulla Carta unica del territorio del Psc: la tutela cui sono assoggettati è la medesima degli edifici antichi. Una seconda selezione, edifici d’interesse documentale del moderno, è riportata sulle tavole del Rue, cui è associata una specifica scheda prestazionale per gli interventi edilizi.
 

Nota biografica
Dottore di ricerca in ingegneria edilizia e territoriale, dipendente del Comune di Bologna, ha collaborato alla elaborazione di strumenti urbanistici comunali, tra cui Parma, Reggio Emilia, Cattolica e Bologna. Ha svolto attività didattica e di ricerca in molti atenei, è stata professore incaricato di Fondamenti di urbanistica all’Università di Parma e redattrice della rivista Urbanistica.


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Alfonso Acocella Leggi
Permanenze e aggiornamenti dei materiali tradizionali nel moderno
Relatore

Alfonso Acocella

Docente Facoltà di Architettura di Ferrara

Permanenze e aggiornamenti dei materiali tradizionali nel moderno

Abstract
L’intervento intende mettere a fuoco gli esiti evolutivi delle tecnologie e dei linguaggi formali contrassegnati dalla permanenza dei materiali tradizionali – laterizio, pietra, ceramica – spinti ad evolvere i loro modi di costruzione dalla cultura innovativa del Moderno in cui si affermano e si diffondono le strutture in calcestruzzo armato.
L’indagine interpretativa poggerà su una serie di opere di architettura (di Giuseppe Muzio, Gio Ponti, Angelo Mazzoni, Ignazio Gardella, Adalberto Libera, Giuseppe Moretti, Mario Ridolfi) capaci di scandire i momenti e gli apporti italiani salienti al rinnovamento dell’architettura moderna europea.


Nota biografica
Professore ordinario di Tecnologia dell’architettura presso la Facoltà di Architettura di Ferrara; attualmente insegna  “Costruzioni in pietra” e “Metaprogetto” all’interno del nuovo Corso di Laurea in Industrial Design. Per la Facoltà è responsabile delle “Relazioni esterne e comunicazione”.
È Vicepresidente di SItdA. È Presidente del Comitato scientifico del Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte di Marsciano
Ha pubblicato numerosi volumi le cui linee fondamentali di ricerca sono focalizzate sui modi di costruzioni in laterizio e in pietra.


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