Relatore
Fulvio Irace
Architetto e Docente di Storia dell'Architettura Politecnico di Milano
Nota biografica
Fulvio Irace è Professore Ordinario di “Storia dell’Architettura” presso il Politecnico di Milano dove occupa la cattedra di Storia dell’Architettura Contemporanea presso la Facoltà di Architettura Civile e la Facoltà di Design, Visiting Professor presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio, membro del Collegio dei Docenti del corso di Dottorato in “Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica” del Politecnico di Torino.
Fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Vico Magistretti ed è nel board of trustees della Fondazione Piano.
Nel 2008-2009 è stato membro della giuria del Mies Van Der Rohe European Prize.
Dal 2005 al 2009 è stato membro del Comitato Scientifico della Triennale di Milano e curatore del settore Architettura e Territorio.
Tra i fondatori dell’associazione nazionale AAI ( Archivi di Architettura Italia) è tra i promotori della sezione “Architettura e Design” del CASVA ( Centro Alti Studi e Valorizzazione delle Arti) del Comune di Milano.
Redattore per l’architettura di “Domus” e “Abitare”, ha collaborato con le principali riviste di settore nazionali e internazionali, ricevendo nel 2005 il premio Inarch Bruno Zevi alla critica d’architettura. Dal 1986 è opinionista d’architettura per il supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”.
Attento alle problematiche storiografiche dell'architettura italiana tra le due guerre, cui ha dedicato l'impegno di diverse mostre e libri, in tempi più recenti, il suo studio si è concentrato sull’architettura italiana contemporanea e sulla figura di Renzo Piano, oggetto di numerose monografie e di un’importante mostra alla Triennale di Milano.
Nel campo della critica e della metodologia storica è autore di: “Dimenticare Vitruvio”, 2001 e 2008; “Le città visibili: Renzo Piano” 2006; “Divina Proporzione”, 2007; “Gio Ponti.”, 2009.
Numerose le mostre di architettura da lui curate.
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Simona Malvezzi
Architetto
Nota biografica
Nata a Milano, dopo la laurea al Politecnico, Simona Malvezzi fonda KUEHN MALVEZZI a Berlino nel 2001 insieme a Wilfried Kuehn e Johannes Kuehn.
Musei e spazi espositivi sono al centro della loro ricerca progettuale. Hanno disegnato l´architettura per Documenta 11 a Kassel curata da Okwui Enwezor (2002), l’ampliamento dell’Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart per la Friedrich Christian Flick Collection (2004), e la Julia Stoschek Collection di Düsseldorf (2007).
Attualmente KUEHN MALVEZZI, oltre ad aver completato l´ampliamento del Museum Berggruen a Berlino, sta portando a termine la nuova presentazione della collezione del museo Herzog Anton Ulrich a Braunschweig, la Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen e il Kunstgewerbemuseum a Berlino. Il loro lavoro è stato apprezzato a livello internazionale in mostre personali e collettive, come per esempio il Padiglione Tedesco della X Biennale di Architettura di Venezia nel 2006.
Nel 2012 sono stati invitati a partecipare alla XIII Biennale di Architettura di Venezia nella mostra principale dal titolo “Common Ground”.
Inoltre sono stati nominati per il Mies van der Rohe Award con il progetto per la Julia Stoscheck Collection.
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Nadir Bonaccorso
Architetto
Nota biografica
Nadir Bonaccorso nasce a Milano nel 1967. Si laurea presso il Politecnico di Milano, Facoltaì d'Architettura nel 1993. Collabora a Lisbona presso lo studio dell'Architetto JoaÞo Luis Carrilho da Graça dal 1993 al 1996. Nel 1997 apre lo studio (nbAA) a Lisbona. Lavora nell'integrazione delle tecniche solari passive negli edifici, nella concezione di spazi abitabili e sostenibili, estendendo la sua area di interessi alla ricerca, applicata ai concorsi. Attualmente in Brasile per sviluppare il suo dottoramento, iniziato nell'Universitá di Evora, com il tema “ plug-in, infraestrutura per costruzione di bassa altura in clima tropicale” e come Professore Invitato presso l'Universitá di Architettura INTA a Sobral.
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Sergio Nava
Giornalista
Nota biografica
Sergio Nava, classe 1975, è un giornalista radiofonico. Al suo ultimo libro, "La Fuga dei Talenti", che racconta il fenomeno dell’emigrazione dei giovani professionisti dal Belpaese si affianca un blog, fugadeitalenti.wordpress.com, che ha un unico obiettivo: far prendere coscienza alla generazione dei ventenni e dei trentenni italiani che questo è il loro Paese. E che le regole del gioco si possono cambiare.
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