Giorgio Bianchi
Senior Partner RPBW
Nota biografica
Nato nel 1957, studia Architettura all’Università di Genova. Fra il 1986 e il 1994 lavora, presso lo studio di Genova, ai più importanti progetti di quel periodo, compresa la ristrutturazione del porto di Genova. Nel 1995 entra a far parte dell’ufficio di Parigi, diventandone uno dei soci nel 1997. Ottiene l’incarico del progetto di ampliamento della Biblioteca Morgan di New York e attualmente sta lavorando al progetto del Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos di Atene.
Nato nel 1957, studia Architettura all’Università di Genova. Fra il 1986 e il 1994 lavora, presso lo studio di Genova, ai più importanti progetti di quel periodo, compresa la ristrutturazione del porto di Genova. Nel 1995 entra a far parte dell’ufficio di Parigi, diventandone uno dei soci nel 1997. Ottiene l’incarico del progetto di ampliamento della Biblioteca Morgan di New York e attualmente sta lavorando al progetto del Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos di Atene.
Abstract
Anche quest’anno la Fondazione Renzo Piano è presente a Cersaie con una conferenza dedicata al « fare architettura ».
Un ciclo di incontri iniziato nel 2009 con la conferenza tenuta da Renzo Piano e proseguito nel 2010 con la presentazione del progetto Central Saint Giles di Londra.
Nel 2011 Giorgio Bianchi, partner di RPBW, ci accompagnerà in una passeggiata newyorkese, raccontando la città attraverso alcuni dei progetti realizzati da Renzo Piano Building Workshop, in particolare la nuova sede del New York Times e la Morgan Library.
Un viaggio che inizia con il ricordo dell’11 settembre 2001, quando Giorgio Bianchi e Renzo Piano sono a New York. Dalla tragedia nasce l’occasione di ripensare il ruolo di questi edifici nel panorama della città, il messaggio che si può e si vuole dare attraverso l’architettura.
Ne risulteranno due progetti diversissimi eppure complementari : un grattacielo « dal volto umano », che con la sua presenza leggera e vibrante è in grado di cambiare con il clima e respirare con il vento. Un edificio caratterizzato da leggerezza, trasparenza e immaterialità ; un luogo aperto alla città, come simbolo di un nuovo modo di relazionare spazio privato e pubblico.
Il progetto della Morgan Library è in qualche modo il contrario del New York Times : immaginate di rovesciare un grattacielo, scavando un buco nel sottosuolo di Manhattan. L’edificio è stato costruito infatti nello scisto, la durissima roccia millenaria sulla quale poggia la città, fino ad una profondità di 15 metri. Un cantiere complesso perché si è scavato ad una distanza di soli 25 cm dagli edifici adiacenti.
Così è nato un museo che è come uno scrigno sotterraneo di 2.500 metri quadri nel ventre di New York.
Attraverso un racconto per immagini Giorgio Bianchi, capo-progetto proprio di questo lavoro, ricostruirà la storia di due edifici che hanno in qualche modo dato risposte diverse ad una stessa domanda.
Anche quest’anno la Fondazione Renzo Piano è presente a Cersaie con una conferenza dedicata al « fare architettura ».
Un ciclo di incontri iniziato nel 2009 con la conferenza tenuta da Renzo Piano e proseguito nel 2010 con la presentazione del progetto Central Saint Giles di Londra.
Nel 2011 Giorgio Bianchi, partner di RPBW, ci accompagnerà in una passeggiata newyorkese, raccontando la città attraverso alcuni dei progetti realizzati da Renzo Piano Building Workshop, in particolare la nuova sede del New York Times e la Morgan Library.
Un viaggio che inizia con il ricordo dell’11 settembre 2001, quando Giorgio Bianchi e Renzo Piano sono a New York. Dalla tragedia nasce l’occasione di ripensare il ruolo di questi edifici nel panorama della città, il messaggio che si può e si vuole dare attraverso l’architettura.
Ne risulteranno due progetti diversissimi eppure complementari : un grattacielo « dal volto umano », che con la sua presenza leggera e vibrante è in grado di cambiare con il clima e respirare con il vento. Un edificio caratterizzato da leggerezza, trasparenza e immaterialità ; un luogo aperto alla città, come simbolo di un nuovo modo di relazionare spazio privato e pubblico.
Il progetto della Morgan Library è in qualche modo il contrario del New York Times : immaginate di rovesciare un grattacielo, scavando un buco nel sottosuolo di Manhattan. L’edificio è stato costruito infatti nello scisto, la durissima roccia millenaria sulla quale poggia la città, fino ad una profondità di 15 metri. Un cantiere complesso perché si è scavato ad una distanza di soli 25 cm dagli edifici adiacenti.
Così è nato un museo che è come uno scrigno sotterraneo di 2.500 metri quadri nel ventre di New York.
Attraverso un racconto per immagini Giorgio Bianchi, capo-progetto proprio di questo lavoro, ricostruirà la storia di due edifici che hanno in qualche modo dato risposte diverse ad una stessa domanda.
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